Ad ogni pianta la sua luce. Clicka sull'immagine per controllare i lux che entrano da una finestra
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Per tutte le piante da appartamento valgono alcuni principi fondamentali per una sana conservazione
e vegetazione:
- Innanzi tutto date alle vostre piante più luce possibile,
evitando però il sole diretto, ma va bene anche una luce artificiale per almeno
6 ore al giorno;
- Da evitare assolutamente il troppo calore, specialmente se accompagnato
da una scarsa umidità, cosa che accade spesso se possediamo un normale impianto di riscaldamento. Se proprio
siete dei freddolosi, tenete comunque le piante lontano dalle fonti di calore e umidificate
l'aria con un umidificatore, che farà molto bene anche alle vostre vie respiratorie;
- Non annegate le piante: a parte rari casi specifici, il ristagno dell'acqua
produce danni alle radici delle piante, che tendono a marcire;
- Guardate dove mettete le piante: evitate i freddi pavimenti di marmo (mettete fra il vaso e il pavimento una
tavoletta isolante ad esempio di legno), le correnti d'aria,
le porte che danno sull'esterno e le stanze troppo trafficate;
- Vogliate bene alle vostre piante perlomeno come ad un pesce rosso...
Da un punto di vista scientifico non esistono piante da appartamento, la maggior parte delle specie coltivate
in casa sono piante tropicali che si sono adattate a un ambiente chiuso: sono piante acclimatate. Naturalmente
più l’ambiente in cui vengono fatte vivere è simile al loro habitat naturale, più sarà
facile che crescano rigogliose. Gli ibridi, vale a dire gli incroci fra due diverse specie di piante, di solito
appartenenti allo stesso genere, si adattano molto facilmente agli ambienti chiusi. Le varietà così
ottenute sono più forti e hanno una resistenza maggiore rispetto alle piante d'origine e anche la loro coltivazione
risulterà più semplice.
Se siete in procinto di acquistare una pianta per la vostra casa, sarà bene che leggiate
attentamente i suggerimenti qui di seguito proposti in modo da saper riconoscere che tipo di trattamento abbia
ricevuto, stabilire il suo stato di salute e, soprattutto, decidere se vale la pena acquistarla:
- controllate che la pianta scelta abbia le foglie di grandezza, forma e colore corrispondenti alla descrizione
riportata nelle schede botaniche;
- scartate le piante le cui foglie presentano margini brunastri, questo è un segno che la pianta è
stata esposta per lungo tempo a temperature elevate oppure che è stata troppo concimata;
- guardate attentamente le foglie inferiori, se sono gialle o di colore verde pallido vuol dire che la pianta
non è stata annaffiata correttamente;
- preferite piante con fogliame folto, una pianta con foglie rade, infatti, è stata irrigata oppure concimata
eccessivamente;
- leggete attentamente le pagine inerenti ai parassiti e alle malattie delle piante e quindi assicuratevi che
la pianta non ne sia affetta. Devono essere controllati i nodi delle foglie (i punti di inserzione delle foglie
allo stelo), la loro pagina inferiore e le cime dei rametti;
- scartate le piante con un vaso troppo stretto, non costituiscono un buon acquisto. Quando un vaso è
piccolo, le radici sono visibili sulla superficie della terra oppure possono anche fuoriuscire dal foro di drenaggio.
Foglie avvizzite o foglie giovani più piccole delle vecchie sono anch'esse sintomo che la pianta è
stata costretta in un vaso troppo esiguo per le sue dimensioni;
- comprate piante giovani, a condizione che dispongano di un apparato radicale sufficientemente esteso. Le piante
giovani infatti superano meglio lo spostamento dalla serra a un altro ambiente.
Una volta a casa; incominciate a fare alla pianta un vero e proprio bagno. Questo accorgimento, oltre ad avere
effetti benefici generali, servirà come precauzione supplementare contro eventuali insetti. Riempite il
lavandino con acqua tiepida e unite una piccola quantità di detergente neutro. Coprite la superficie del
vaso con un foglio di carta di alluminio e, appoggiando sopra la mano, rovesciate il vaso. Immergete le foglie
nell’acqua muovendo dolcemente la pianta avanti e indietro, quindi sciacquate il fogliame con acqua pulita.
Una somministrazione eccessiva di fertilizzante può provocare un accumulo di sali nel terriccio e danneggiare
le radici della pianta. Dopo aver lavato le foglie sarà bene quindi che vi occupiate del terriccio. Annaffiate
abbondantemente la pianta dall’alto e lasciate scolare l’acqua per almeno un'ora, poi annaffiatela di nuovo con
una grande quantità d'acqua: servirà a dissolvere completamente le eventuali formazioni saline ancora
presenti.
Una pianta che è stata spostata in un ambiente nuovo dovrà passare, per forza di cose, una fase di
assestamento più o meno lunga. Non scoraggiatevi dunque se comincerà a perdere un po' di foglie,
non strappatele ma lasciate che cadano da sole. Questo processo si deve svolgere naturalmente; quando una foglia
si stacca da sola, il punto di inserzione allo stelo è già rimarginato e la pianta non presenta ferite
aperte agli attacchi di insetti o di qualsiasi tipo di malattia.
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