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Le piante comunemente chiamate grasse in realtà non lo sono affatto (esse contengono infatti la minor percentuale di grassi
di tutte le specie vegetali); più esattamente dovrebbero essere chiamate "succulente" (in inglese infatti si definiscono succulent)
a indicare la natura carnosa dei loro tessuti.
Sono tutte piante xerofite ossia adatte a vivere in ambienti aridi e caldi, ricchi di luce. Le foglie dette fillocladi, hanno una
superficie molto ridotta o, addirittura, sono trasformate in spine.
Un buon terriccio per le piante grasse può essere una miscela di 2/5 di terra d'erica stagionata e ben setacciata, 2/5 di sabbia di fiume accuratamente lavata e 1/5 di polvere di calcinaccio o polvere di carbone vegetale (che serve anche a evitare il formarsi di muffe). Sul fondo dei vasi mettete ghiaia o palline di argilla espansa per favorire il deflusso dell'acqua eccedente.
Le annaffiature sono importantissime per la sopravvivenza delle piante grasse. Devono essere fatte con acqua a temperatura ambiente, durante l'inverno ogni 15-20 giorni, da maggio a ottobre ogni settimana. In estate se potete tenetele al sole, ma ricordate che vanno annaffiate con regolarità.
Come concime va bene un po' di tutto, anche se consiglio un concime minerale, secondo le dosi prescitte nei vari prodotti, una volta al mese da aprile a ottobre.
Una volta al mese sarebbe meglio spruzzare un po' di solfato di rame e comunque occorre controllare regolarmente le piante per scongiurare sul nascere eventuali attacchi di muffe o insetti.
La moltiplicazione avviene generalmente per talea e di solito non presenta grosse difficoltà.
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