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COME VIVONO
In autunno, al momento dell'impianto, il bulbo si trova in una fase di riposo. Una volta messo nella terra, magari leggermente concimata, risponde al suo benefico abbraccio mettendo in moto l'apparato radicale che inizia a svilupparsi per affrancarlo bene prima dei freddo. Arriva l'inverno e i termosensori consigliano al bulbo di arrestare ogni attivitą: le radici non temono il gelo, ben protette dallo strato di terra e da qualche foglia caduta per caso o messa appositamente. Otto, dodici settimane al massimo di freddo sono un ragionevole periodo di letargo.Dopodiché, con i primi raggi di sole che riscaldano la terra, basta una leggera pioggia per risvegliare il bulbo. Le radici riprendono a crescere; gli organi di riserva (le foglie trasformate) nutrono la gemma, che hanno protetto fino a quel momento, e in men che non si dica spuntano le foglie e i fiori sbocciano. Ma, poiché il caldo e la siccità sono in agguato, dopo la fioritura (e la visita di qualche insetto impollinatore) bisogna far presto a ricreare un'altra gemma, avvolgerla con altre guaine di protezione, preparare le radici per l'anno prossimo. Tutto, in questa fase, dipende dalle foglie, gli unici organi in grado di svolgere la fotosintesi clorofilliana e nutrire le parti sotterranee della pianta. Sei, otto settimane di tempo, prima che le foglie ingialliscano, sono sufficienti a far crescere un nuovo bulbo.
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