Descrizione:pianta dotata di una voluminosa radice cilindrica, ha un fusto robusto e ramoso, solcato
da scanalatura. Le foglie di forma cordato-ovata, sono molto grandi alla basa. Nella pagina superiore sono verdi,
mentre in quella inferiore assumono tonalità grigiastre. I fiori di color porporino, poco appariscenti,
sono assembrati in corimbi racchiusi in un involucro con brattee uncinate. La fioritura avviene in estate. La pianta
può superare il metro e mezzo d'altezza.
Habitat: è una pianta infestante, diffusa nei terreni incolti, vicino ai vecchi muri, nei sentieri,
comune dalla pianura alla montagna.
Raccolta: si utilizzano le lunghe e grosse radici fresche raccolte in autunno estirpandole da piante che
hanno 2 anni di età. Possono essere utilizzate anche le foglie, raramente i semi.
Avvertenze: nessuna in particolare.
Caratteristiche: pianta dalle grandi foglie carnose che possono essere impiegate in cucina lessate con altre
verdure. Ai fini salutari si impiega principalmente la grossa radice che manifesta proprietà medicinali nei
casi di dermatosi, foruncolosi, acne, piaghe in genere, ma svolge anche un'azione intensa contro gli acidi urici
che vengono eliminati con la minzione.
Curiosità: la bardana è una pianta medicinale apprezzata fin dall'antichità. Le sue
proprietà sono state confermate dai ricercatori moderni. E' una pianta biennale, usata sia in cucina che
in cosmesi dove l'olio che se ne estrae serve a depurare le pelli grasse con tendenza all'acne.
Descrizione: pianta dal fusto eretto con ramificazioni nella parte finale. Ha foglie peduncolate, opposte,
a forma ovale appuntita, con margine intero o leggermente seghettato. A seconda della varietà esse possono
essere di dimensioni piccole o grandi. I fiori sono bianchi o rosati. La pianta generalmente non supera il mezzo
metro d'altezza.
Habitat: pianta aromatica originaria dell'Asia, viene coltivata negli orti e nei giardini per il suo particolare
profumo.
Raccolta: si utilizzano le foglie raccolte da primavera a tutta l'estate. Le sommità fiorite si raccolgono
in estate. Il basilico va consumato preferibilmente fresco.
Avvertenze: nessuna in particolare.
Caratteristiche: oltre alle rinomate proprietà aromatiche che lo rendono prezioso in cucina, il basilico
dimostra un discreto potere stimolante e eccitante. L'infuso si utilizza per le digestioni difficili, in caso di
gotta e nei casi di superlavoro intellettuale, nei casi di stanchezza in generale. Sempre lo stesso infuso serve
per fare gargarismi in caso di alito cattivo.
Curiosità: largamente usato in cucina, in campo estetico l'infuso di basilico può essere unito
all'acqua del bagno per tonificare e profumare la pelle. Un tempo il basilico era ritenuto una pianta dalle virtù
magiche e la sua raccolta veniva fatta rispettando una determinata prassi. Plinio il Vecchio considerava il basilico
un afrodisiaco in grado di combattere anche gli attacchi epilettici. Nei rituali amorosi una fanciulla che si adornava
con un rametto di questa pianta voleva significare compiacimento nei confronti del corteggiatore.
Descrizione: presenta un fusto quadrato, eretto. Le foglie sono peduncolate, in maggiore misura le basali.
Hanno forma ovato-lanceolata con nervature alquanto marcate e margine crenato. I fiori sono di colore rosa porporino
riuniti in spighe. La fioritura avviene in estate. La pianta può superare il mezzo metro di altezza.
Habitat: pianta comune dei terreni silicei, predilige i prati ombrosi e il sottobosco. Cresce dalla pianura
alla bassa montagna. Frequente nell'Italia centro-settentrionale.
Raccolta: si utilizzano le radici e le foglie. Quest'ultime si raccolgono in estate e si fanno essiccare
in luogo ombroso e ventilato.
Avvertenze: usare solo dietro prescrizione medica. La radice può causare vomito.
Caratteristiche: conosciuta e stimata fin dai tempi antichi, la betonica era ritenuta un'importante pianta
medicinale dalle proprietà addirittura magiche. In realtà la pianta deve essere usata con cautela.
Fra le qualità che le si riconoscono ricordiamo quelle che servono a curare ulcere, piaghe, ascessi. Inoltre
è un eccellente sudorifero e come tale è utile in tutte quelle affezioni che richiedono l'eliminazione
di acidiurici come ad esempio la gotta.
Curiosità: nella medicina popolare la betonica trovava grande impiego. Le foglie essiccate erano
utilizzate un tempo per aromatizzare bevande e per preparare un té. Era talmente conosciuta che il suo nome
veniva affibbiato a quelle persone che sapevano tutto di tutti e in particolar modo alle comari.
Descrizione: pianta arborea dal fusto agile, corteccia bianca e liscia la quale tende a screpolarsi e
sfogliarsi con l'avanzare dell'età. Le foglie si presentano romboiformi a base trapezoidale, con margine
seghettato. I fiori maschili fioriscono in aprile maggio e sono raccolti in amenti lunghi e pendenti; quelli femminili
sono più brevi. La pianta può raggiungere i 25 metri d'altezza.
Habitat: popola le regioni settentrionali europee, in Italia è abbastanza diffusa nelle zone montagnose.
Talvolta viene coltivata nei giardini a scopo ornamentale.
Raccolta: si utilizzano le giovani foglie raccolte in estate e fatte essiccare all'ombra. Si utilizza pure
la corteccia, le gemme e la linfa colta in primavera.
Avvertenze: nessuna in particolare.
Caratteristiche: questa pianta dall'aspetto femmineo tipica delle regioni scandinave, si nota con facilità
nei giardini per il candore della sua scorza. La betulla possiede notevoli proprietà medicinali. L'infuso
serve ottimamente per combattere gotta e renella, nonché la cistite e reumatismi. La corteccia trova impiego
come febbrifugo e contro il colesterolo.
Curiosità: in campo culinario la betulla non trova impiego, in campo estetico il decotto mescolato
con olio di oliva serve a combattere la caduta dei capelli. Sempre il decotto viene utilizzato per combattere i
casi di cellulite. Anticamente la sua linfa era ritenuta un rimedio efficacissimo contro i calcoli renali e della
vescica, inoltre la scorza veniva utilizzata sia per confezionare scatolette e oggetti vari sia come esca per accendere
il fuoco.
Descrizione: arbusto spinoso, cespuglioso, con corteccia giallastra che inscurisce con l'età.
Le foglie presentano lobi più o meno marcati. I fiori, riuniti in corimbi, sono piccoli bianchi o rosati,
assai profumati. Fiorisce in primavera. I frutti sono delle piccole drupe rosse dalla polpa farinosa ed ispida.
La pianta raramente supera i 5 metri di altezza.
Habitat: diffuso nelle regioni mediterranee, in Italia si rinviene nei boschi e nelle siepi dalla pianura
alla montagna.
Raccolta: si utilizzano i fiori colti prima dell'apertura in primavera e i frutti a fine estate. Questi
vengono fatti essiccare in forno.
Avvertenze: controindicato per chi soffre di bassa pressione arteriosa. Rispettare le dosi.
Caratteristiche: il biancospino è un alberello che difficilmente sfugge all'osservazione a causa
dell'intenso profumo dei suoi fiori. Contiene vari componenti chimici, tra cui flavoni, tannini e vitamina C. Le
proprietà medicinali della pianta interessano in particolar modo quanti soffrono di arteriosclerosi, ipertensione,
nervosismo, vertigini ed insonnia. A questo scopo si utilizzano gli infusi.
Curiosità:in cucina i frutti del biancospino vengono usati per confezionare una delicata marmellata,
mentre in campo cosmetico il bagno di biancospino è apprezzato per le proprietà rilassanti.
Descrizione: dotata di rizoma, la bistorta ha fusto eretto, non ramificato, dotato di nodi. Le foglie
basali si presentano picciolate, lanceolate-oblunghe, di dimensioni maggiori rispetto alle superiori. Sono verdi
nella pagina superiore e glauche in quella inferiore. I fiori rosa carnicino sono disposti in spighe. Fiorisce
in primavera estate. La pianta può raggiungere il metro di altezza.
Habitat: infestante dei pascoli e dei prati, ama i luoghi umidi. Frequente nelle regioni alpine ed appeniniche.
Raccolta: si utilizza il grosso rizoma ricurvo raccolto in autunno pulito e affettato per favorirne l'essiccazione
al sole.
Avvertenze: evitare di porre la bistorta a contatto di recipienti in ferro.
Caratteristiche: questa pianta contiene: tannini, amidi, acido ossalico e gallico. Le sue proprietà
sono astringenti, toniche, vulnerarie per cui viene impiegata nelle diaree, nelle perditenbianche delle donne,
nelle emorroidi, nelle piaghe. A questi scopi si utilizza soprattutto il decotto.
Curiosità: la bistorta non trova particolari utilizzi in cucina, benché talvolta i germogli
bolliti in piccole dosi possono arricchire con il loro sapore piccante le verdure. Un tempo la pianta veniva impiegata
anche nella lotta contro le malattie polmonari ed in particolare come tonico preventivo della tubercolosi.
Descrizione: pianta con stelo peloso e ramificato. Le foglie, rugose di forma ovale, sono ricoperte di
una fitta peluria e disposte in modo alterno. I fiori sono blu peduncolati assai vistosi a forma di stella disposti
a grappolo. La fioritura avviene da maggio a a settembre. La pianta raggiunge il mezzo metro d'altezza.
Habitat: assai diffusa in Italia, frequente negli incolti, nei campi, nelle vicinanze dei vecchi muri, si
rinviene dal piano fino alla montagna.
Raccolta: si utilizzano le sommità fiorite, le foglie, i fusti succosi. La raccolta va fatta in estate
a fioritura appena iniziata. La pianta può essere consumata fresca o essiccata.
Avvertenze: filtrare sempre accuratamente i preparati a base di borragine per eliminare i peli.
Caratteristiche: pianta forse sconosciuta in epoche antiche, perché probabilmente introdotta in
Europa
solo nel Medioevo, dimostra proprietà salutari discrete. Si impiega nelle malattie dell'apparato respiratorio,
come raffreddori, bronchiti, pleuriti per le quali si prepara il decotto. L'infuso si può utilizzare esternamente
per fare gargarismi nei casi di infiammazione della cavità orale o nei casi di idropisia e artrite.
Curiosità: la borragine è utilizzata nei ravioli genovesi ( pasta
ripiena con carne brasata, uova, parmigiano, maggiorana e borragini bollite e
strizzate, nella stessa quantità della carne) e in alcune paste verdi, mentre in campo estetico si può
preparare un bagno decongestionante. Inoltre si dice, ma questo non è provato, che la borragine abbia il
potere di suscitare il buon umore.
Descrizione: ha fusto eretto, esile. Le foglie basali formano una rosetta e possono presentare il lembo
alquanto inciso. Le foglie del caule sono sessili e di forma lanceolata. I fiori sono piccoli e bianchi. La fioritura
inizia in primavera e si protrae per tutta l'estate. Il frutto è una piccola siliqua di forma triangolare
simile ad un cuore. La pianta può superare i 50 centimetri di altezza.
Habitat: la borsa del pastore è una delle più comuni infestanti dei prati, si rinviene un
po' dappertutto: lungo i muri, negli incolti, sui sentieri, tra i coltivi. E' diffusa dalla pianura alla montagna.
Raccolta: la pianta si coglie durante tutto l'arco dell'anno, benché sia preferibile raccoglierla
appena prima della fioritura. Si utilizza la parte aerea della pianta fresca o essiccata. Non usare le radici.
Avvertenze: controindicata per chi soffre di bassa pressione arteriosa. Rispettare le dosi.
Caratteristiche: questa comunissima infestante dal caratteristico frutta che ricorda
vagamente la bisaccia
di un pastore è facilmente riconoscibile anche all'occhio inesperto. E' ricca di tannini che la rendono
preziosa nel caso di mestruazioni copiose e varici, contro le emorroidi e nelle diarree. Le foglie basali colte
fresche e tritate finemente si possono applicare su piccole ferite per facilitarne la cicatrizzazione.
Curiosità:nessuna in particolare.